“Bombing”: perché alcuni prodotti confezionati si gonfiano in frigo?

Prodotti e confezioni gonfie o esplose nel frigorifero. Cos'è il fenomeno del bombaggio dei prodotti confezionati?

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di aver aperto il frigorifero e di aver scoperto che alcuni dei prodotti confezionati si fossero rigonfiati o avessero subito una piccola esplosione. In questo caso si è probabilmente familiari con il fenomeno noto come "bombing" o gonfiore dei prodotti in frigo. Questo può accadere con prodotti come contenitori di yogurt, sacchetti di patatine, bottiglie di bevande gassate e molti altri prodotti confezionati. Trovarsi di fronte a un prodotto in una confezione gonfia non è mai un buon segno ed è sempre meglio lasciarlo li dov’è o cestinarlo, senza neanche aprirlo. Ma perché accade questo fenomeno? In questo articolo, si esploreranno le cause del bombing e cosa si può fare per evitarlo.

Cosa è il "Bombing" nei prodotti confezionati?

Il termine "bombing" è utilizzato per descrivere il gonfiore o l’aumento della pressione all’interno di un contenitore o di un imballaggio sigillato. Questo fenomeno è più comune in prodotti che contengono aria o gas all’interno dell’imballaggio, come i prodotti alimentari confezionati sottovuoto o i contenitori di plastica sigillati. Quando il gonfiore è abbastanza evidente, può causare la rottura dell’imballaggio o far sembrare che il prodotto sia stato sottoposto a una piccola esplosione. Alcune volte può capitare di riporre gli alimenti comprati al supermercato in frigorifero e poi notare dopo alcune ore o qualche giorno il tipico gonfiore della confezione. Quali sono le cause del bombing?

Cause del bombaggio nei prodotti confezionati

Il bombing, o bombaggio, può essere causato da diverse ragioni, e spesso è il risultato di reazioni chimiche o biologiche che si verificano all’interno del prodotto o dell’imballaggio. Ecco alcune delle cause comuni dei questo sconveniente fenomeno:

  1. Attività microbica: alcuni batteri e lieviti presenti nei prodotti alimentari possono produrre gas come sottoprodotto del loro metabolismo. Questi gas possono accumularsi all’interno del contenitore, causando il tipico gonfiore. Molto spesso queste alterazioni microbiche possono verificarsi a causa di catene del freddo non mantenute in modo adeguate, o da parte del rivenditore oppure da parte dell’acquirente, che lascia per molto tempo i prodotti fuori dal frigorifero o esposti al sole.
  2. Fermentazione: in alcuni casi, i prodotti con zuccheri o carboidrati possono subire processi di fermentazione, che generano gas come l’anidride carbonica. Questo può accadere, ad esempio, nei contenitori di yogurt o latticini che subiscono una facile fermentazione.
  3. Reazioni chimiche: alcuni ingredienti chimici all’interno del prodotto possono reagire tra loro o con l’aria, producendo gas. Ad esempio, una reazione chimica tra acidi e bicarbonato di sodio può generare anidride carbonica, causando il gonfiore e l’esplosione delle confezioni.
  4. Imperfezioni nell’imballaggio: l’imperfezione nell’imballaggio o nelle guarnizioni può permettere all’aria di penetrare o al gas di fuoriuscire, causando il gonfiore.
  5. Pressione atmosferica: le variazioni di pressione atmosferica possono influenzare la pressione all’interno degli imballaggi sigillati. Ad esempio, un aumento della pressione atmosferica esterna può causare il gonfiore dei sacchetti di patatine.

Cosa fare in caso di confezioni gonfie?

La risposta è davvero molto semplice e immediata. Quando ci si trova davanti a una confezione gonfia è necessario buttarla senza neanche aprirla. Se si è al supermercato è opportuno segnalalo al personale o informando i cassieri. Se invece ci si trova già a casa, bisogna resistere alla tentazione di aprire la confezione, anche se la data di scadenza non è ancora arrivata. Anche nel caso in cui si sia comprato un prodotto in una confezione normale e una volta tornati a casa e aver conservata in frigo, il prodotto si gonfia, è assolutamente vietato aprirla.

Come evitare il bombing?

Evitare il bombing dei prodotti confezionati dipende dalla causa specifica e dal tipo di prodotto che si sta acquistando. Ecco alcune linee guida generali per evitare il gonfiore tipico del bombaggio:

  1. Controllare la data di scadenza: verificare sempre la data di scadenza dei prodotti confezionati, presente sull’etichetta alimentare. Alcuni prodotti possono subire reazioni chimiche o fermentazioni con il tempo, causando il gonfiore.
  2. Conservare correttamente: seguire le istruzioni di conservazione fornite sulle etichette dei prodotti. Alcuni prodotti devono essere conservati in frigorifero o in ambienti freschi per prevenire il gonfiore. Una regola semplice da seguire per una corretta conservazione degli alimenti a casa, è quella di rispettare lo stesso posto di conservazione presente al supermercato. Se le uova vengono vendute sugli scaffali non refrigerati, lo stesso si potrà fare a casa.
  3. Evitare temperature estreme: le variazioni di temperatura estreme, come il congelamento seguito da scongelamento, possono causare il gonfiore dei prodotti confezionati. Mantieni i prodotti nella temperatura consigliata dall’etichetta nutrizionale.
  4. Maneggiare con cura: trattare con cura i prodotti confezionati, soprattutto se sono fragili. Ad esempio, evitare di schiacciare o piegare i contenitori sigillati.
  5. Controllare l’integrità dell’imballaggio: ispezionare visivamente l’imballaggio alla ricerca di danni, come fori o crepe. Anche le guarnizioni devono essere in buone condizioni.
  6. Allentare il coperchio: quando si apre un contenitore confezionato sottovuoto, fare attenzione a rilasciare gradualmente la pressione prima di rimuovere completamente il coperchio.

 

In conclusione, il bombing dei prodotti confezionati può essere fastidioso, ma spesso può essere evitato seguendo le linee guida appropriate di conservazione e manipolazione. Comprendere le cause comuni di questo fenomeno aiuterà a prevenire il gonfiore dei prodotti nel frigorifero e permetterà di salvaguardare il benessere e la salute del corpo.

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