I vini del Piemonte

Una regione la cui produzione vinicola rappresenta al meglio l'Enologia Italiana nel mondo. Parliamo del Piemonte.

 

Pretendere di parlare dei vini Piemontesi in un singolo articolo, più che semplicemente riduttivo, equivale a dire che il diluvio universale fu una semplice pioggerellina estiva, dal momento che tanti e talmente variegati sono i vini di questa regione che non basterebbe un’intera enciclopedia a sviscerare a fondo l’argomento, ma una carrellata a volo d’uccello può forse far comprendere al lettore quanto sia vasto (e saporito) questo oceano di vino!

La quantità e la qualità dei vini prodotti in Piemonte gli hanno valso 7 DOCS e ben 43 DOC, numeri che sono indicativi di un’azienda – quella vinicola piemontese – alla continua ricerca di nuove tipologie di vino senza però mai abbandonare quelli storici che le hanno fatto guadagnare la sua notorietà nel mondo e che vengono prodotti con standard qualitativi altissimi.

Una natura favorevole, che si mostra al meglio nella parte meridionale della regione, nel Monferrato e nelle Langhe, è stata "complice", con altri elementi, quali il clima, della produzione di vini che vengono a ragione ritenuti tra i migliori in Italia, grazie a vitigni antichi, in gran parte autoctoni, quali il Nebbiolo, dal quale sono derivati il Barolo, il Barbaresco, il Gattinara ed il Ghemme.

Col tempo i Comuni ubicati in zone con una produzione vinicola similare si sono associati e hanno creato delle strade, non solo virtuali, che li uniscono, come quella del Barolo e dei Grandi Vini di Langa, che collega 16 Comuni della zona, tra i quali Barolo, Dogliani, Montelupo, che per primi hanno prodotto un vino in grado di competere con i grandi rossi francesi della zona di Bordeaux.

Altre strade, altrettanto famose, sono quella dell’Alto Monferrato, dove rinomati sono il Brachetto ed il Moscato, quella del vino Canavese, con l’Erbaluce, il Caremma ed il Canavese, e quella del vino Astesana, ma altre ne sono nate in tempi più recenti cone quella dei Colli Tortonesi, con il Barbera ed il Grignolino.

Ognuna di queste strade richiederebbe un libro intero per essere approfondita a causa delle infinite varietà di vini che da quelle principali sono state prodotte, inoltre grazie alla bontà di questi vini si è passati a produrre anche Grappe eccellenti, come quelle dell’Ovadese, inoltre ai vini si associano anche altri prodotti di questa terra generosa, funghi, tartufi, castagne e saporiti formaggi prodotti con il latte di pregiati bovini allevati sempre nella stessa zona.

La fama di questi vini è anche dovuta ad una perfetta organizzazione che è nata attorno ai vitigni, le cantine sociali operano in regime di cooperative con strumenti moderni e seguite da esperti per dare una produzione sempre ai vertici, e da questa perfetta organizzazione nascono vini come L’erbaluce di Caluso, rigorosamente DOC, prodotto in 35 Comuni de quali 31 nel Canavese, un vino bianco secco dal sapore intenso da apprezzare con antipasti e piatti di pesce.

Le strade dei vini forniscono motivo di interesse sia al semplice turista che al cultore di vini, in quanto si sono sviluppate strutture ricettive, musei, castelli e aree d’interesse che rendono questi circuiti enogastronomici in grado di soddisfare ogni esigenza.

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