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7ma Sagra dell’acqua cotta e 43ma Festa di Mezz’estate

E’ la festa del paese, è caratterizzata da attrazioni di vario genere: culturali, musicali e gastronomiche. Insieme a queste alcune manifestazioni sportive come la tradizionale prova del Romagna Bike-cup di mountain bike, la garetta in mtb dei bimbi al pomeriggio , ed infine le escursioni alle Sorgenti del Savio e del Tevere rappresentano una opportunità aperta a quanti vogliono scoprire il paesaggio attorno al M. Fumaiolo, per poi fare ritorno al paese e gustare il meglio della nostra cucina, ed in particolare il nostro piatto più caratteristico l’acqua cotta. Importato molto tempo fà a Montecoronaro dai suoi abitanti di ritorno dalla Maremma Toscana dove si trasferivano in inverno a svolgere lavori nelle campagne ed in luoghi impervi, costretti a consumare sul posto questo pasto in modo frugale, è divenuto poi un piatto tradizionale anche del nostro territorio.
 Nato dalla necessità di fare con quel poco che l'arida terra di un tempo dava: cipolla, verdura, olio, pomodoro, un uovo, pane abbrustolito, un po' di pecorino grattato.
 Oggi questo piatto si cucina con spirito quasi folkloristico; non è più il casolare che odora di "acqua cotta", ma il ristorante tipico, frequentato da coloro che vogliono provare – abituati ai sapori della cucina moderna – il forte gusto di un cibo che ci riporta indietro negli anni ad una antica genuinità.

LA RICETTA

 Ad una buona base di olio di oliva, aggiungere alcune grosse cipolle tagliate a fette e far prima soffriggere, poi cuocere a fuoco lento finché saranno molto cotte e quasi sfatte. Aggiungere pomodoro a pezzi e continuare la cottura, unendo degli odori (basilico, sedano). A cottura ultimata aggiungere acqua (se c'è, sarebbe meglio del buon brodo) e far bollire per 15 minuti. Preparare nelle scodelle (o meglio in tegamini di coccio) delle fette di pane ben abbrustolito con un po' di formaggio pecorino grattato. Aggiungere un uovo a persona (badando bene che le uova non si mischino, quindi farle scendere lentamente – rosso e bianco insieme – e ben distanziate) direttamente sul tegame che è ancora al fuoco. Appena le uova si saranno rapprese (uno o due minuti), togliere dal fuoco. Con un ramaiolo prendere il composto fumante e metterlo sul pane nelle scodelle, badando bene di porre su ogni scodella un uovo rappreso.
 

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