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Fettuccine ai funghi porcini e piatti tipici, il borgo di Ascrea si veste a festa

Ha trent’anni di vita ma non li dimostra. Anzi, una simile ricorrenza va festeggiata a dovere! E così la Sagra della fettuccina al fungo porcino di Ascrea, che ogni estate chiama a raccolta gli amanti degli antichi sapori nel borgo in provincia di Rieti, si annuncia quest’anno ancora più imperdibile del solito. L’appuntamento è fissato per domenica 7 agosto nel paese che sorge a oltre 700 metri di altezza sul versante sud-orientale del lago del Turano, regalando una vista mozzafiato sulla vallata e sul bacino sottostante.

Nei boschi che circondano Ascrea i funghi porcini – dal gusto inconfondibile e dalla polpa bianca che non cambia colore né all'aria né al tocco – crescono abbondanti sin dalla notte dei tempi: già apprezzati dagli antichi romani, che li chiamavano “suillus” per loro aspetto massiccio, saranno il condimento ideale delle fettuccine fatte in casa, una specialità che ha reso famoso il borgo in tutto il Lazio e che rievoca la tradizione culinaria di questo luogo incontaminato; bruschette ai funghi porcini, salsicce, fagioli e il buon vino paesano completeranno l’offerta gastronomica dalle 12.30 sino a mezzanotte nella splendida cornice di Piazza Mareri, dove non mancheranno gli spettacoli di musica dal vivo e gli stand con prodotti tipici e dell’artigianato locale. Anche in questa edizione, a disposizione dei visitatori ci sarà un comodo bus-navetta per raggiungere il paese dopo aver parcheggiato lungo la strada provinciale.

E pensare che tutto nacque quasi per gioco, alla metà degli anni 80’, come una sorta di spaghettata fra gli abitanti di Ascrea per la grande disponibilità di funghi porcini nella zona. Oggi la Sagra della fettuccina al fungo porcino non rappresenta solo la festa per eccellenza del paese, ma è diventata una delle più importanti manifestazioni dell’intera Valle del Turano, per la qualità delle ricette proposte e per quel clima allegro e spensierato tipico delle feste tradizionali che da 30 anni si può respirare in un borgo dal fascino magico. Fresco d’estate e suggestivo d’inverno, Ascrea ha l’aspetto di un presepe incastonato a mezza costa e conserva ancora al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400; merita sicuramente una visita la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel 1.252, che custodisce le tele dedicate al Santo e alla Madonna del Rosario. Chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti potrà andare alla scoperta dei borghi che circondano i laghi del Salto e del Turano, oppure percorrere suggestivi itinerari dai quali si può godere di splendide vedute sul Terminillo, sul Monte Velino e sulle montagne che degradano verso Roma.

JNTO

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