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Fanove a Castellana Grotte

Luci e riti illuminano la notte pugliese

Con l'arrivo del nuovo anno, nella famosa cittadina di Castellana Grotte, alle porte della Valle d'Itria, è tempo della festa popolare tra le più antiche di Puglia. Per le strade cittadine si accendono i falò, lanciando nel cielo mille sfavillanti scintille di luce.

Nota per le sue grotte, splendide cavità turistiche sotterranee, Castellana Grotte celebra ogni anno le Fanove, l'evento tradizionale che ricorda l'intercessione miracolosa della Madonna della Vetrana. Nelle piazze cittadine si accendono i falò, chiamati fanove, che illuminano la notte, come segni di riconoscenza, di festa e di esultanza popolare.

Si contano più di cento falò in tutta la città, alcuni di dimensioni davvero eccezionali, come quello della piazzetta della Matrice San Leone Magno, dove bruciano tonnellate di legna, sprigionando e lanciando in alto, nella notte scura, mille faville che simboleggiano la gratitudine popolare verso il cielo. La gente assiste estasiata allo spettacolo consumando specialità gastronomiche come taralli, ceci e fave abbrustoliti, nocciole e vino rosso primitivo.

I frantoiani offrono invece l'olio nuovo per condire, insieme con i pomodori "appesi", le calde bruschette. Un altro cibo tipico della festa sono i "sarôche i scartapìjete", pesci secchi salati e affumicati, conditi con abbondante olio e accompagnati dal pane, da consumare riscaldandoli prima nella cenere calda.

La processione con la statua della Madonna della Vetrana si celebra il domenica 10, lasciando il simulacro alcuni giorni nella Chiesa Madre per la venerazione dei fedeli, anche se la festa patronale vera e propria si festeggia il 12 gennaio, con celebrazioni religiose, spettacoli pirotecnici e accompagnamento musicale a cura della banda cittadina.

JNTO

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