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Canino in festa con l’Asparago mangiatutto

Da queste parti “l’ortaggio del Re” è noto con il nome di “mangiatutto”: a Canino, paese ricco di storia immerso nella Tuscia Viterbese, l’asparago matura già nel mese di gennaio, in grande quantità e di ottima qualità, al punto che nessuna delle sue parti viene gettata via. Una tradizione antica che affonda le sue radici in un passato contadino ancora vivo, con ricette che utilizzano l’asparago in ogni sua parte abbinandolo alle altre perle della gastronomia del territorio. Sapori e profumi unici da provare il 25 e 26 aprile alla quattordicesima edizione della “Sagra dell’Asparago Verde”: un’occasione per gustare questo prodotto in tutte le sue possibili varianti e per immergersi a 360 grandi nei sapori, nei profumi e nella storia della Tuscia Laziale.

Dal primo al dolce l’asparago sarà davvero dappertutto, sempre in compagnia dell’olio extra vergine d'oliva di Canino che ha reso noto il paese in tutta Italia; sarà ovviamente l’ingrediente principale della “frittata più grande del mondo” – preparata in piazza con 1.500 uova e oltre un quintale di asparagi – e il protagonista delle divertenti sfide tra l’asparago più grande e quello più buffo della due giorni di festa. Due giorni caratterizzati da un ricco programma che prevede, oltre ai momenti gastronomici, anche spettacoli, mostre, competizioni e visite guidate per venire incontro ai gusti non solo degli amanti della buona cucina, ma anche della storia, della cultura e del folclore.

Si potrà così approfondire la conoscenza di Canino e della sua storia, visitare gli scavi del sito di Castellardo e scoprire le meraviglie del sito archeologico delle Terme Apollinari; e ancora partecipare a giochi e degustazioni, passeggiare in bicicletta e assistere a spettacoli musicali. Situato nella zona nord-ovest della provincia di Viterbo, Canino sorge su dolci colline con più di 700 ettari di oliveti ed è circondato dai pittoreschi “Monti di Canino”. Nota in tutta Italia per la grande produzione dell’olio extravergine di oliva DOP (Denominazione di Origine Protetta), conserva uno splendido quartiere medievale detto “Le Buche”, oltre alla cappella con i monumenti funebri del fratello di Napoleone Bonaparte, Luciano.

JNTO

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