Buonissimo
Seguici

Il pecorino di Pienza, l'eccellenza dalla Toscana

Forse non troppo conosciuto, il Pecorino di Pienza è uno dei formaggi storici italiani che merita sicuramente di essere riscoperto.
Le sue origini si perdono ai tempi di Etruschi e Romani, grandi produttori di formaggi e di pecorino in modo particolare.
Nella Val d’Orcia veniva già ai tempi prodotto il pecorino, uno dei formaggi prediletti dal popolo dell’epoca.
La tradizione di produrre formaggio veniva poi tramandata ed è arrivata anche ai nostri tempi dando vita al delizioso Pecorino di Pienza.
Uno dei superlativi pecorini è un formaggio che una volta assaggiato annovererete fra gli indimenticabili. Del resto parlare di questo formaggio significa parlare della Val d’Orcia, un territorio in cui crescono spontaneamente anche delle erbe aromatiche che fornisce al latte un sapore unico.
Da queste parti è comune infatti trovare anche diverse erbe spontanee che rappresentano il vero segreto del sapore del Pecorino di Pienza.
Rispetto alla produzione storica, dove il territorio era poco coltivato e sfruttato, oggi anche la Val d’Orcia ha modificato la struttura del territorio per renderlo maggiormente coltivabile.
I prati, un tempo la quasi sola presenza, oggi sono ridotti ed il pascolo avviene in aree più modeste.
Del resto il Pecorino di Pienza è un formaggio di alta qualità e pochi sono i compromessi per poter raggiungere il sublime sapore del pecorino.
Quello che è di sicuro cambiato è la conoscenza del territorio e delle sue qualità.
Pur con un territorio ridotto diversi caseifici locali riescono a produrre un ottimo formaggio lavorando il miglior latte ottenuto nel giusto periodo dell’anno.
Qualcuno lo lavora anche con latte crudo. Tutti comunque riescono a produrre un pecorino di Pienza che rispetta la tradizione secolare.
I tempi di stagionatura variano in base alla tipologia di pecorino da produrre.
I tempi di produzione sono davvero vari. Si può passare dai 15 giorni per un pecorino fresco arrivando ad 1 anno per produrre una ‘riserva’ ovvero la migliore qualità possibile.
Se vi trovate da quelle parti non esitate a provarli tutti,compresi i più classici stagionati, quelli che in genere invecchiano 5 mesi prima di essere posti in commercio.
Non stupitevi inoltre se oltre al classico pecorino troverete delle varianti.
Oggi infatti è piuttosto classico riuscire a trovare delle varianti e anche dei formaggi aromatizzati, generalmente con noci e peperoncino.
Verso la fine dell’anno da provare è la versione al tartufo, preparato con delle scaglie di tartufo nero e stagionato da un minimo di una decina di giorni a 2 mesi.
Nonostante il tartufo abbia il sicuro potere di essere ‘coprente’, il gusto del pecorino di Pienza risulterò vincitore donando un gradevole sapore da provare.
Pecorino di Pienza

Forse non troppo conosciuto, il Pecorino di Pienza è uno dei formaggi storici italiani che merita sicuramente di essere riscoperto.
Le sue origini si perdono ai tempi di Etruschi e Romani, grandi produttori di formaggi e di pecorino in modo particolare.
Nella Val d’Orcia veniva già ai tempi prodotto il pecorino, uno dei formaggi prediletti dal popolo dell’epoca.
La tradizione di produrre formaggio veniva poi tramandata ed è arrivata anche ai nostri tempi dando vita al delizioso Pecorino di Pienza.
Uno dei superlativi pecorini è un formaggio che una volta assaggiato annovererete fra gli indimenticabili. Del resto parlare di questo formaggio significa parlare della Val d’Orcia, un territorio in cui crescono spontaneamente anche delle erbe aromatiche che fornisce al latte un sapore unico.
Da queste parti è comune infatti trovare anche diverse erbe spontanee che rappresentano il vero segreto del sapore del Pecorino di Pienza.
Rispetto alla produzione storica, dove il territorio era poco coltivato e sfruttato, oggi anche la Val d’Orcia ha modificato la struttura del territorio per renderlo maggiormente coltivabile.
I prati, un tempo la quasi sola presenza, oggi sono ridotti ed il pascolo avviene in aree più modeste.
Del resto il Pecorino di Pienza è un formaggio di alta qualità e pochi sono i compromessi per poter raggiungere il sublime sapore del pecorino.
Quello che è di sicuro cambiato è la conoscenza del territorio e delle sue qualità.
Pur con un territorio ridotto diversi caseifici locali riescono a produrre un ottimo formaggio lavorando il miglior latte ottenuto nel giusto periodo dell’anno.
Qualcuno lo lavora anche con latte crudo. Tutti comunque riescono a produrre un pecorino di Pienza che rispetta la tradizione secolare.
I tempi di stagionatura variano in base alla tipologia di pecorino da produrre.
I tempi di produzione sono davvero vari. Si può passare dai 15 giorni per un pecorino fresco arrivando ad 1 anno per produrre una ‘riserva’ ovvero la migliore qualità possibile.
Se vi trovate da quelle parti non esitate a provarli tutti,compresi i più classici stagionati, quelli che in genere invecchiano 5 mesi prima di essere posti in commercio.
Non stupitevi inoltre se oltre al classico pecorino troverete delle varianti.
Oggi infatti è piuttosto classico riuscire a trovare delle varianti e anche dei formaggi aromatizzati, generalmente con noci e peperoncino.
Verso la fine dell’anno da provare è la versione al tartufo, preparato con delle scaglie di tartufo nero e stagionato da un minimo di una decina di giorni a 2 mesi.
Nonostante il tartufo abbia il sicuro potere di essere ‘coprente’, il gusto del pecorino di Pienza risulterò vincitore donando un gradevole sapore da provare.
  1. Ricetta Panzanella

Le ricette del giorno

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963