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I benefici delle cipolle, ortaggio povero ma prezioso per la salute

La cipolla dà una marcia in più ai tuoi piatti, ma ti aiuta anche a proteggere la tua salute: scopri perché fa bene e le ricette per gustarla.

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Povera ma preziosa, sia per dare una marcia in più alle tue ricette, sia per aiutarti a prenderti cura della tua salute. La cipolla è un ortaggio che sicuramente utilizzi spessissimo quando cucini: conosci la sua bontà, ma sai quanti nutrienti benefici contiene? Protegge il cuore, favorisce il benessere dell’intestino, rende più forti le difese immunitarie: scopri tutti gli effetti positivi della cipolla.

Le proprietà nutrizionali delle cipolle

Le cipolle sono composte per lo più da acqua (il 92% del peso totale), fibre e sali minerali, in particolare potassio (140 mg per 100 g), fosforo (35 mg per 100 g) e calcio (25 mg per 100 g), a cui si aggiungono un quantitativo modesto di carboidrati e proteine e pochissimi grassi, per un apporto davvero minimo di calorie: meno di 30 per 100 grammi.

Il loro profilo nutrizionale spicca anche per altre due sostanze che contribuiscono a rendere le cipolle molto benefiche per la salute: l’allicina, un composto solforato che hanno in comune anche con altri vegetali, come aglio e porri, e i polifenoli, dall’azione antiossidante. Scopriamo tutti i loro effetti benefici.

Cipolle: i benefici per la salute

Dal cuore al sistema immunitario, fino all’intestino, la cipolla fa bene a tutto tondo.

L’abbondanza di acqua, abbinata alla ricchezza di potassio, rende questo ortaggio diuretico e depurativo, utilissimo per contrastare ritenzione idrica e gonfiore.

Le fibre sono molto utili per proteggere il benessere e la regolarità intestinale. La cipolla ne contiene una in particolare, l’inulina, che svolge un’azione prebiotica: ha, cioè, la capacità di nutrire la comunità di batteri che popolano il nostro intestino, il cosiddetto microbiota, con effetti benefici per tutto l’organismo. Dalla salute del microbiota, infatti, dipendono tantissime funzioni importanti, dall’efficienza delle difese immunitarie all’assorbimento di alcuni nutrienti, come le vitamine del gruppo B. Non è un caso se l’intestino è definito "secondo cervello" e la cipolla è davvero una valida alleata per mantenerlo in forma.

Questo ortaggio è molto benefico anche per la salute del sistema cardiovascolare: il merito è delle fibre e dei polifenoli, in particolare della quercetina, che secondo molti studi può contribuire a tenere bassi i valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

C’è poi l’allicina, un composto solforato a cui è attribuito un potenziale ruolo antitumorale, di prevenzione cardiovascolare e di protezione dalle malattie neurodegenerative, come sottolineano A.R.T.O.I., la Fondazione per la ricerca di terapie oncologiche integrate, e IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia.

In dettaglio questa sostanza:

  • grazie alla sua azione antimicrobica, agirebbe come un antibiotico naturale nei confronti dell’Helicobacter Pylori, un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica, causando ulcere e gastriti, e che rappresenta un importante fattore di rischio di cancro allo stomaco
  • contribuirebbe a tenere sotto controllo i livelli del colesterolo e della pressione sanguigna, svolgendo un importante ruolo di protezione della salute del cuore.

A fronte di tutti questi benefici, mangiare le cipolle non ha particolari controindicazioni. C’è solo una piccola precauzione da adottare: chi soffre di reflusso gastroesofageo non dovrebbe abusarne perché questo ortaggio, come l’aglio, può aggravare i sintomi di questo disturbo e causare bruciore di stomaco.

Cipolla acchiappa-microbi? Solo una bufala

Purtroppo è solo una leggenda: la cipolla non ha il potere di assorbire i microbi e di proteggerci da raffreddore e influenza. Secondo una credenza diffusa questo ortaggio, posizionato in camera vicino al letto, avrebbe la capacità di attirare virus e batteri, intrappolarli e renderli innocui. Questa convinzione risalirebbe ai primi anni del 1900, quando un medico avrebbe incontrato una famiglia di contadini che sosteneva di essere scampata all’influenza proprio facendosi scudo dal contagio con delle cipolle affettate distribuite in giro per la casa. Naturalmente – mette in guardia l’Istituto Superiore di Sanità – si tratta di un falso mito che non ha alcun fondamento scientifico: non esistono, infatti, cibi in grado di liberarci da virus e batteri attirandoli come un magnete e imprigionandoli. La cipolla, come abbiamo visto, ha moltissimi benefici nutrizionali e, con la sua azione antiossidante e la ricchezza di fibre, può anche contribuire a rendere più forte il nostro sistema immunitario. Ma per godere delle sue virtù dobbiamo mangiarla, non appenderla in camera o appoggiarla sul comodino!

Le tante varietà delle cipolle

Bianca, dorata (o ramata), rosa, rossa: le varietà delle cipolle sono tantissime e ognuna si distingue, oltre che per il colore, per un gusto caratteristico che la rende perfetta per specifiche preparazioni e ricette. C’è la cipolla rossa di Tropea, che con il suo sapore dolce e aromatico è ottima da mangiare sia cruda che cotta. Ci sono le cipolline borettane, dal nome della città di Boretto, in provincia di Reggio Emilia, di cui sono originarie, che con il loro colore giallo-dorato e il gusto intenso sono perfette da abbinare a carni molto saporite o da conservare in agrodolce.

Tra le innumerevoli altre varietà nostrane, spiccano anche la toscana cipolla di Certaldo, ideale per preparare confetture da servire con i formaggi, e la cipolla bianca di Chioggia, che con la sua dolcezza si sposa alla perfezione con ingredienti dal gusto forte come il fegato e le sarde. Come dimenticare la cipolla di Cannara, varietà protagonista di un piatto povero locale come la cipollata umbra, una zuppa della tradizione contadina? E ancora, la cipolla ramata di Milano e la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, in Puglia, ottime caramellate? Te ne abbiamo elencate alcune, ma ogni angolo d’Italia ha la sua cipolla, che spesso è il segreto della bontà di una specialità tipica della zona. Scopriamo, allora, come assaporare questo delizioso bulbo.

Le ricette con le cipolle

Sott’olio, in agrodolce, gratinata al forno, in pastella, ripiena, in insalata o sotto forma di confettura, la cipolla a tavola aggiunge sempre un tocco in più, sia quando è usata per insaporire, come nel soffritto, sia quando è la protagonista del piatto. Le ricette tradizionali con la cipolla sono tantissime, dalla zuppa di cipolle alla Pissaladière, una focaccia farcita in cui questo ortaggio si abbina alle acciughe, dal friggione bolognese, una salsa di cipolle bianche e pomodori pelati, alla rustida piemontese, un secondo piatto a base di carne e frattaglie di maiale che tipicamente si mangia con la polenta, fino alla panzanella, che senza la cipolla cruda non sarebbe la stessa.

Mangiare le cipolle crude, tra l’altro, è il modo migliore per godere al massimo dei loro benefici nutrizionali: mentre le fibre, infatti, non vengono danneggiate dal calore, alcune sostanze, come i polifenoli e l’allicina, si degradano con la cottura. Tradizione a parte, la cipolla si presta davvero agli utilizzi più svariati in cucina: nelle minestre, nelle vellutate, nelle frittate, nelle torte salate, nei sughi per la pasta, nei piatti di carne o sulla pizza, regala gusto, salute e personalità a qualunque preparazione.

Scopri le ricette con la cipolla rossa e con la cipolla dorata nella sezione "Ingredienti" di Buonissimo.

Cipolla: il trucco per non piangere quando la affetti

La cipolla ha tante virtù, ma anche un piccolo effetto collaterale: quando la affetti fa piangere. E lo fa per difendersi, in natura da animali e parassiti, in cucina dalla lama del coltello. Il responsabile delle lacrime è un enzima, l’allinasi, che si trova nel bulbo e che, quando tagliamo le cipolle, agisce trasformando alcuni composti solforati in sostanze volatili che raggiungono gli occhi e li irritano. Ma non temere: esistono tanti accorgimenti che puoi adottare per goderti la bontà e gli effetti benefici delle cipolle senza versare neanche una lacrima. Ti basta bagnare spesso il coltello quando le tagli, sciacquarle sotto l’acqua corrente oppure sbucciarle, dividerle in due parti e tenerle in ammollo per 15 minuti prima di affettarle: la sostanza che fa lacrimare gli occhi, infatti, è idrosolubile, quindi a contatto con l’acqua si dissolverà!

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