Fiori che si possono mangiare: consigli e ricette
Sapevate che molti fiori possono essere utilizzati anche i cucina allietando dunque non solo i nostri occhi ma anche il nostro palato? Se non siete esperti magari meglio chiedere a qualcuno che ne 'mastichi' qualcosa, ma nel frattempo spazio agli occhi!
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La borragine è una pianta spontanea caratterizzata da fiori dal colore blu-violetto intenso il cui sapore è paragonabile a quello dei cetrioli. I petali sono ottimi per la preparazione di infusi, aperitivi, sorbetti, ma anche per la preparazione di insalate e aceto aromatizzato.
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Il nasturzio, sia con i fiori che con le foglie, dona ai piatti un caratteristico sapore agro-piccante adatto alla preparazione di insalate e cibi in agrodolce. Costituisce un ottimo sostituto dei capperi. Il nasturzio presente anche alti contenuti di vitamina C e, cosa che certamente non guasta, aiuta la digestione.
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La calendula è caratterizzata da un gusto leggermente amaro, adatto proprio alla preparazione di zuppe, paste e risotti. Il fiore di calendula è anche conosciuto come lo “zafferano dei poveri” proprio per il suo caratteristico colore arancione; infatti, se viene essiccato, può essere un ottimo sostituto dello zafferano, e ad un costo decisamente inferiore!
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Il garofano dona al piatto un gusto pepato che si adatta alla preparazione di risotti, pasta, dolci e liquori. Grazie alla particolare composizione dei fiori, svolge un'efficace azione antimicrobica.
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Il geranio ha i petali che si adattano alla preparazione di frittate, vini, liquori e sorbetti. Le foglie, invece, sono più indicate per la preparazione di dolci al cucchiaio. L’acqua ottenuta dall’infusione dei fiori di geranio richiama il sapore del limone e può essere usata per la preparazione di dolci e bevande dissetanti.