La coppa piacentina
La coppa piacentina, un salume davvero speciale e di sicuro effetto. Ringraziamo per la scheda Lorena di Briciole di sapori.
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Il territorio
I suini destinati alla produzione della coppa piacentina provengono dal territorio delle regioni Emilia Romagna e Lombardia e devono possedere le caratteristiche proprie del "suino pesante italiano", mentre la zona di lavorazione è limitata alla sola provincia di Piacenza, le cui caratteristiche climatiche e territoriali sono fondamentali per ottenere l’inconfondibile gusto che l’ha resa famosa e così apprezzata.
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La lavorazione e la stagionatura
La coppa Piacentina, per potersi fregiare del marchio D.O.P., ha seguito un preciso e rigido iter di riconoscimento a livello prima nazionale e successivamente europeo, sintetizzato in un Disciplinare di produzione.
Prima di essere immessa sul mercato deve essere sottoposta a severi controlli da parte degli Enti di certificazione che operano sotto la sorveglianza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF). -
La materia prima
La Coppa Piacentina si produce utilizzando i muscoli del collo del suino, per ogni suino si possono ottenere due coppe.
La lavorazione della Coppa si effettua in quattro fasi:- nella prima fase la materia prima, che deve avere un peso di almeno 2,5 kg, è messa a contatto con una miscela di sale e spezie accuratamente dosate;
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Il primo step della preparazione
- dopo una sosta al freddo di almeno 7 giorni, utile per far penetrare uniformemente nella carne il sale e gli aromi, il prodotto viene massaggiato e avvolto nel caratteristico involucro, detto “pelle di sugna”, di suino naturale;
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Il secondo step della produzione
- quindi il prodotto viene legato e posto ad asciugare, in appositi essiccatoi ventilati, per un periodo di 10-15 giorni con condizioni climatiche controllate con temperatura tra 15 ed i 25 °C ed una umidità tra il 40 e il 90%.
Comparirà la caratteristica "fioritura" che determina il viraggio al tipico colore rosato;