Tonno in scatola, come verificare la qualità
Tonno in scatola, come verificarlo per una scelta consapevole di cosa portare sulle nostre tavole. Scopriamone di più.
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Confezionamento
Il confezionamento in scatola rappresenta la riserva ittica più comune nelle nostre dispense (ne consumiamo circa 3 kg a testa l'anno). Pochi sanno, però, che una pesca al tonno indiscriminata, fatta con reti illegali troppo lunghe o con maglie troppo fitte, sta minacciando la specie e l'intero ecosistema marino, causando danni irreparabili ai fondali.
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Tonno pescato con la canna
La nuova frontiera, per i consumatori amanti degli animali e della natura, diventa quindi oggi il tonno in scatola pescato con la canna. Un sistema tradizionale, un po’ romantico, un uno-contro-uno che però ha un impatto ambientale minimo e dà lavoro a migliaia di pescatori in paesi poveri del mondo dove la pesca è l'unica risorsa.
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Produttori di tonno in scatola
L' Italia è il secondo più grande produttore di tonno in scatola d'Europa. E le aziende leader del nostro mercato hanno già iniziato a proporre, in alternativa al tonno rosso, tonnetti striati o a pinne gialle pescati con questa modalità green. Considerando anche che ridurre al massimo lo stress del pesce alla cattura serve a ottenere un prodotto migliore e più sano.
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Come sceglierla
Ma come scegliere una scatoletta di tonno? Oltre a verificare in che modo è stato pescato (se è pescato a canna solitamente è indicato con un bollino blu sulla confezione), ecco quali sono gli altri elementi da prendere in considerazione.
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L'olio
Olio di conservazione: alcuni tonni sono conservati con l'olio di semi (meno pregiato), altri con quello di oliva o extravergine di oliva (il migliore), altri ancora con un mix di olio di semi e olio d'oliva. Ma, al di là dell'olio utilizzato, occhio alla percentuale di tonno sgocciolato nella scatoletta.